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La “Festa delle vele scarlatte” deriva dal titolo del libro “Vele scarlatte” dello scrittore russo-sovietico Aleksandr Grin, vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

La storia narrata nel libro vede protagonista una piccola ragazza povera di nome Assol, la quale viveva con suo padre, un ex-marinaio in pensione, che ormai costruiva giocattoli per poter sopravvivere. Un giorno Assol incontrò un uomo anziano, il quale, rimasto impressionato dalla povera vita della ragazzina, le predisse che un giorno un principe sarebbe venuto a prenderla con una bella nave dalle vele rosso-scarlatte. Assol gli credette fin dal primo istante, ma tutte le persone del suo paese la prendevano in giro per questo. Un giorno, dopo molti anni, vi fu un capitano, che si innamorò di lei e venne a sapere di questo vecchio episodio. A quel punto, il capitano comprò moltissima stoffa per cambiare le vele della propria nave e arrivò così innanzi ad Assol per realizzare anche simbolicamente il suo sogno e renderla felice.

La morale di questo racconto simbolico è che ogni persona, durante la vita, credendo fermamente nei propri obiettivi e nei propri sogni, può costruire da sé la propria felicità.

Per questo motivo, ogni anno, a San Pietroburgo alla fine dei festeggiamenti per la fine dell’anno scolastico, solcando le acque del fiume Neva, arriva davanti all’Ermitage, alla Fortezza e a tutto il pubblico incantato da eccezionali fuochi artificiali, proprio l’antico veliero di Assol con le sue maestose vele scarlatte. Il simbolo della realizzazione di tutti i desideri, l’augurio per tutti gli studenti, i quali, dopo gli esami di maturità, si affacciano alla vita.

(www.escursionisanpietroburgo.it)

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