Annecy
(27 agosto 2014)
Annecy è una cittadina dell’Alta Savoia francese con poco più di 50 mila abitanti, a 120 km dal confine italiano della Val d’Aosta.
Se dovessi immaginarmi come potrebbe mai essere fatto il paese di una fiaba, ebbene, lo immaginerei come Annecy.
Appena giunti ad Annecy, infatti, si ha come la sensazione di essere trasportati in una dimensione parallela, dove il traffico urbano, la confusione, i grandi palazzoni delle periferie lasciano il posto a viali alberati, prati perfettamente curati, canali d’acqua ben tenuti, balconi fioriti, giochi d’acqua. Insomma, un paese-cartolina, dove ogni angolo, ogni strada, ogni fioriera, diventa punto di osservazione privilegiato per scaricare la memory card della propria fotocamera.
Certo, Annecy nasconde bene la propria anima meno fotogenica e ordinaria. E’ infatti sufficiente allontanarsi un po’ dal centro cittadino per ritornare nella dimensione a noi più nota fatta di automobili e smog, supermercati e incroci semaforici, come una qualunque città. Ma questo non interessa al turista cui piace soffermarsi solo davanti alle cartoline che gli si aprono davanti gli occhi ad ogni angolo della città, immaginandosi di trovarsi per qualche ora davvero in un luogo di fiaba.
Annecy vive in perfetta simbiosi con il proprio lago, uno specchio d’acqua di una trentina di chilometri quadrati, e il piccolo fiume Thiou, un emissario naturale del lago. Le viuzze del centro cittadino sono ben inserite tra i vari canali della città, anche se ogni confronto con Venezia appare alquanto ardito.
Il punto di partenza della visita di Annecy è sicuramente il Palazzo dell’Isola, vero simbolo della città e, secondo wikipedia, tra i monumenti più fotografati di tutta la Francia. E poi il castello (nella foto), che accoglie il turista al rientro dalla inevitabile gita in barca sull’omonimo lago. Quasi del tutto ignorata è invece la centrale Chiesa di San Francesco di Sales, che accoglie le spoglie mortali del Santo.
Una città, insomma, che merita la visita di almeno un giorno o due, anche se il rientro in città nella dimensione ordinaria di tutti i giorni risulterà davvero difficile.
Un interessante sito su Annecy