Macerata è una piccola città che conta poco più di 40 mila abitanti. Racchiude tra le proprie mura un’incredibile quantità di monumenti di grande bellezza e di notevole interesse storico-archettonico.
E’ una città in cui è presente una Università tra le più antiche del mondo, essendo stata fondata nel 1290. E ancora oggi Macerata vive in simbiosi con la propria Università e i propri studenti che rendono la città sempre movimentata e vivace.
ECCO LE CINQUE COSE CHE NON SI POSSONO ASSOLUTAMENTE PERDERE A MACERATA
1. Lo Sferistereo
Lo Sferistereo (foto 1) è senza dubbio il monumento simbolo della città. In stile neoclassico, può contenere fino a 7000 spettatori (anche se le recenti norme di sicurezza consentono l’accesso a non più di 2500 spettatori). Ha una particolare forma semisferica delimitata da un maestoso muro alto 18 metri e lungo quasi 90. Nato per ospitare manifestazioni sportive (soprattutto il “pallone col bracciale”, in uso nell’800), oggi lo Sferistereo accoglie importanti manifestazioni di musica lirica, grazie alla sua acustica perfetta.

2. La Chiesa della Madonna della Misericordia
A poco più di 200 metri dallo Sferistereo, percorrendo Via Ciccarelli e Via Lauro Rossi, si giunge in Piazza Strambi (foto 2) dove è possibile ammirare la preziosa Chiesa della Madonna della Misericordia (sulla sinistra nella foto), mirabile opera architettonica di Luigi Vanvitelli. L’interno, ricco di decorazioni, è a navata unica, collegata al presbiterio attraverso un’ampia arcata. Accanto alla Chiesa c’è il Duomo, oggi purtroppo inagibile e non visitabile per gli effetti del terremoto del 2016.

3. Il Palazzo Buonaccorsi
Nella vicina Via Don Minzoni, si incontra il settecentesco Palazzo Buonaccorsi, voluto dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino nel 1652 e all’investitura a conte di Simone Buonaccorsi nel 1701 da parte di papa Clemente XI.
All’interno è conservato un interessante Museo della Carrozza (foto 3) dove sono conservati rari esemplari di questo importante mezzo di trasporto, ampiamente utilizzato fino ai primi anni del ‘900. Vi sono carrozze di tutti i tipi, quelle reali, quelle utilizzate per la caccia ma anche quelle più ordinarie, utilizzate nella vita quotidiana da parte dei ricchi signori del tempo. Passeggiando lungo i corridoi si ha la sensazione di trovarsi, più che in un museo, in una antica autorimessa, dove si trovano parcheggiate le carrozze pronte per essere utilizzate dai rispettivi padroni.

Il pezzo forte del Palazzo Bonaccorsi è però la Sala dell’Eneide (foto 4), riccamente affrescata, dove sono raffigurate scene dell’Eneide virgiliana. La volte a botte è decorata con le Nozze di Bacco ed Arianna di Michelangelo Ricciolini mentre le pareti sono impreziosite da un ciclo di dipinti su tela commissionati ai maggiori artisti del tempo, celebrante le gesta dell’eroe virgiliano.

4. Piazza della Libertà
Proseguendo lungo Via Don Minzoni si giunge in Piazza della Libertà (foto 5) sulla quale si affacciano il Palazzo della Prefettura, la Loggia dei Mercanti e la Torre dell’Orologio, alta 64 metri, con un bellissimo orologio astronomico seicentesco dal meccanismo estremamente complesso, una grande opera d’arte di architettura e di meccanica di precisione. Due volte al giorno, alle ore 12 e alle ore 18, entra in funzione il meccanismo di statue mobili con il quale si può ammirare l’uscita degli automi dai propri alloggiamenti.

Su Piazza della Libertà si affaccia anche l’importante teatro Lauro Rossi (foto 6), di metà ‘700, con una sala a tre ordini di palchi abbellita con stucchi e finti marmi policromi.

Superata la Piazza e imboccando Corso Matteotti si perviene al pregevole Palazzo dei Diamanti (foto 7), oggi proprietà privata, che ricorda l’omonimo (e più celebre) palazzo di Ferrara.

5. La Biblioteca Comunale
Tornando indietro sui propri passi dal Palazzo dei Diamanti fino a Piazza della Libertà e imboccando Corso della Repubblica si perviene alla bellissima Biblioteca Mozzi-Borgetti (foto 8), in Piazza Vittorio Veneto (di fianco alla chiesa di San Giovanni), probabilmente l’attrazione più bella e interessante della città.
La Biblioteca è chiusa al pubblico ma è visitabile gratuitamente su richiesta: è sufficiente recarsi all’ingresso negli orari di apertura e chiedere una visita agli impiegati comunali, estremamente gentili e competenti.
La Biblioteca è stata fondata a fine ‘700 e consta oggi di circa 350.000 volumi, con preziosi manoscritti d’epoca in cui primeggiano opere di Ippocrate, Newton, Galilei, Eulero, Cartesio e tantissimi altri (foto 9).

L’Abbazia di Frasta
Poco fuori Macerata, a circa 10 km, sorge la bellissima Abbazia di Chiaravalle di Frasta (foto 10). E’ un’abbazia circestense fondata nel XII secolo che, dopo un periodo di abbandono, è tornata ad essere abitata dai monaci dal 1985. Il Chiostro purtroppo è inagibile e quindi non visitabile per il pubblico. Molto bella la parte interna della chiesa, dall’aspetto severo e monumentale.

Dove dormire
Per chi volesse soggiornare per qualche giorno a Macerata suggerisco di prenotare una stanza all’Hotel Lauri, nel pieno del centro storico della città. Camere spaziose e pulite, gentilezza del personale, ottima colazione e la disponibilità di un posto auto (a pagamento) fanno di questo hotel una buona scelta. Per la mia recensione completa su Tripadvisor, clicca qui.
Dove mangiare
Nei pressi dell’Hotel Lauri suggerisco il ristorante La Volpe e l’Uva. Ottimo servizio, cucina molto curata, elevata qualità del cibo, una soluzione assolutamente consigliata. Per la mia recensione completa su Tripadvisor, clicca qui.
Ottimo! Poi mi farai sapere se ne è valsa la pena!!!
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non ci siamo mai stati…. un pensiereino però….. ciao Simone
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