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Alberobello

(14 luglio 2010)

Alberobello è una città davvero unica al mondo, è la città dei trulli, Patrimonio dell’Unesco sin dal 1996.
I trulli in realtà, non sono prerogativa esclusiva di Alberobello, come si potrebbe pensare.

Altri paesi pugliesi, infatti, condividono con Alberobello queste caratteristiche costruzioni, come Cisternino, Martina Franca e soprattutto Locorotondo.
Storicamente i trulli rappresentano un’evoluzione del tholos, una costruzione molto in uso nel Mediterraneo, soprattutto nelle antiche città micenee.

La pianta del trullo è di solito circolare, lo spessore delle mura e la scarsa presenza di finestre assicurano un buon isolamento termico tale da poter contare su un buon calore in inverno e un bel fresco in estate.
Il tetto è composto dalle cosiddette “chianche” nella sua parte interna e da più sottili “chiancarelle” nella parte esterna. Sono esempio unico di costruzione antica, ancora oggi pienamente utilizzata.  Visitare Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo.

Il Paese, quantomeno la sua parte più turistica e visitata, si può idealmente suddividere in due  quartieri principali, il rione Monti e Aia Piccola.
Il rione Monti è la parte sicuramente più commerciale della città, quella maggiormente visitata dai turisti, pieno di locali, bar, ristoranti e negozi di souvenir.
Nel quartiere si trovano, tra gli altri, i trulli gemelli, che pare che si abbraccino, e la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a forma di trullo. Il rione è molto bello da visitare, anche se a qualcuno potrà sembrare un po’ troppo turistico, una sorta di museo a cielo aperto.
Il quartiere, infatti, non è quasi per nulla abitato ed è ad uso pressoché esclusivo dei commercianti e dei turisti.
Per questo motivo la visita del paese non può dirsi completa se non si fa un salto anche nel vicino quartiere dell’Aia Piccola. Meno frequentato, più desolato ma sicuramente più autentico.
In questo quartiere di trulli, infatti, vive tutt’ora una buona parte degli abitanti di Alberobello. Sono ben visibili, specie nella stagione estiva, i panni stesi fuori dai trulli e sono ben udibili i rumori delle TV accese, segni tangibili di una vita che scorre normalmente in un quartiere assolutamente eccezionale.
E proprio per questo la visita dell’Aia Piccola va fatta in religioso silenzio, per non corrompere la bellezza del quartiere … ma anche per non disturbare oltremodo gli abitanti che hanno la fortuna di vivere nella quotidianità la bellezza di una città unica al mondo.


PER ARRIVARE

Per chi proviene da Nord, Autostrada A14, uscita Acquaviva delle Fonti. Poi SP 139 in direzione Putignano e poi SS 172 in direzione Alberobello. Da Milano, circa 950 km, da Roma circa 500 km, da Napoli circa 320 km, da Reggio Calabria circa 400 km. Dal casello di Acquaviva delle Fonti, circa 40 Km (40 minuti di auto).
Giunti ad Alberobello, è necessario parcheggiare negli appositi spazi contrassegnati da striscie di colore blu. Ulteriori informazioni le trovate qui.

La galleria fotografica, è invece disponibile  qui.

Il Portale della capitale dei trulli

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