C’è ancora spazio sul web per descrivere una città come Firenze? E’ ancora possibile scrivere qualcosa su Firenze che non sia stato scritto già diffusamente e con le migliori dovizie di particolari?

In effetti, dedicare un post a Firenze sembra qualcosa di stucchevole e obsoleto, troppo difficile scrivere qualcosa che non sia stato detto già, può sembrare persino un semplice esercizio di stile.
Piazza della Signoria, il Campanile di Giotto, Santa Maria del Fiore sono entrati ormai nell’immaginario collettivo di tutti ed è davvero difficile che ci sia ancora qualcuno, in Italia o all’estero, che non li conosca, non li abbia mai studiati (magari a scuola) o visitati.
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La Fontana del Nettuno
Ecco perchè, in questo post, più che descrivere nei dettagli i principali monumenti della città (che meglio sono descritti in migliaia di altri siti o blog), provo a raccontare la “mia” esperienza di Firenze, cioè quello che la città ha lasciato in me e nei miei ricordi (non tutti positivi, come potete vedere se avrete la pazienza di leggere il post fino in fondo).
Camminare tra le strade di Firenze è un po’ come trovarsi in un set cinematografico, circondati da monumenti e palazzi storici che abbiamo già visto decine di volte sui libri o sui siti internet. Ecco perchè visitando la città si ha la sensazione di aver visto e conoscere già tutto.

Firenze è davvero un museo a cielo aperto, i Palazzi trasudano storia e soprattutto sono colmi delle più grandi opere d’arte che l’ingegno umano ha mai saputo realizzare.

Firenze è l’essenza stessa del Rinascimento. Pensare che in questi pochi chilometri quadrati hanno lavorato, nel volgere di poco meno di un secolo, artisti come Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Botticelli fa capire dell’importanza enorme di Firenze. Il mecenatismo di questa città, perfettamente interpretato per intere generazioni dalla famiglia dei Medici, ha garantito infatti il pieno sviluppo delle arti e dei mestieri.


Si può dire qualcosa di negativo di Firenze? Secondo me sì.
Elemento che personalmente apprezzo poco è dato dai costi, davvero molto elevati, che un turista medio deve affrontare quando visita questa città. Ovviamente non mi riferisco alla visita dei Musei che, per la loro grandezza e la loro storia, meritano il costo del biglietto. Tra l’altro, i biglietti venduti contribuiscono alla manutenzione dei palazzi e, quando occorre, anche i restauri delle opere d’arte.
Mi riferisco invece a tutto quanto occorre per poter trascorrere una giornata fiorentina. Vivo a Roma e conosco Venezia quindi i prezzi elevati non mi stupiscono in maniera particolare. Tuttavia, 12 euro per un gelato, 8 euro per un tramezzino, 4 euro per una bottiglietta d’acqua e 90 euro per 8 ore di parcheggio sono forse un tantinello esagerati, specie se si considerano le esigenze di una famiglia.
E’ evidente che i prezzi elevati si giustificano con i costi altrettanto elevati (immagino che il fitto per una gelateria posta sul Ponte Vecchio non sia particolamente economico), ma così facendo si fa di Firenze (e della sua immensa cultura) un percorso solo per gente con ampia disponibilità economica.
Voi che ne pensate? Siete d’accordo? Ritenete che sia giusto, per una città come Firenze, che gli operatori turistici adottino prezzi di questo tipo?
Fatemi sapere nei commenti. Mi farebbe piacere confrontarmi con voi!




Innanzitutto, grazie mille per il tuo commento, interessante e molto articolato. Devo premettere però che l’unico tranello in cui sono effettivamente caduto è quello del parcheggio, anche se sui costi, entro certi termini, mi ero già informato accettando una soluzione costosa ma comoda. Sul cibo e sui gelati per fortuna ho fatto a tempo a fare altre scelte. Ed è questo il vero problema. Con questi prezzi si spingono i turisti, soprattutto le famiglie, a cercare soluzioni alternative e poco nobili, come quello di mangiare panini, quelli preparati a casa propria, lungo le scalinate di una Cattedrale o davanti al Museo degli Uffizi, rovinando l’estetica e il decoro di un monumento a cielo aperto quale è Firenze, con conseguenti problemi legati ai rifiuti e alla sporcizia. E’ un problema non solo di Firenze (Parigi, ad esempio, non è molto diversa sotto questo aspetto). E’ un peccato, perchè in questo modo si fa di Firenze un luogo in cui, più che visitare monumenti, bisogna stare attenti alle trappole. Quando la visita di una città richiede così tanti consigli, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Spero di rivederti presto su queste pagine!!! 🙂
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Leggo ora l’articolo e devo proprio dire che ahimè, sei caduto nella trappola per turisti che solo quel percorso che va dal duomo al palazzo Pitti riserva… Firenze ha molti posti di ottima qualità, a prezzi che si possono benissimo definire popolari. Gli unici locali in cui davvero spenderei 5 euro per un caffè, pur vivendo vicino a questa città, sono quelli di piazza della repubblica, i famosi gilli, pszcoski, giubbe rosse, poiché sono i locali storici della città, quelli che furono usati come circoli letterari dai grandi scrittori come Montale, questo perché conoscerne la storia ne alza anche il valore, sono di fatto gli unici locali che possono tenere giustamente tali prezzi. Gli altri sono da evitare come la peste.
Per il parcheggio consiglio sempre di evitare di avventurarsi nel centro con la macchina, un po’ per la viabilità che è davvero rimasta al rinascimento, un po’ per l’inettitudine dei fiorentini alla guida. Usate sempre il parcheggio di villa costanza, con 15€ siete sistemati per 24 ore e muovetevi con la tramvia che vi porta alla stazione, da lì avrete tutto a 2 passi (quasi letteralmente) 😉
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Concordo. Anche se il gelato è un po’ più difficile portarselo dietro. E dire di no a un gelato, in estate, quando hai dei ragazzini al seguito diventa difficile. Grazie per il commento!
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12 euro un gelato? 4 una bottiglia d’acqua? Finché la gente glieli fa e non si arrabbia un gelato può anche costare 100 euro. Classico zaino e ti porti le robe da casa senza lasciargli nulla a parte il prezzo dei musei. Ciao
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Prendere in giro mai. È possibile che esprima opinioni non condivise, questo sì, ovvio che può capitare. Firenze, nonostante tutto, resta comunque un capolavoro e orgoglio italiano. Grazie per il
commento. 😊
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Sono romana anche io. Ho però due miei cugini a Firenze. Manco però da un bel po’ da questa città e, ogni volta che sono andata, sono stata ospite di mia zia (ero ancora adolescente). Mi fido quindi delle tue percezioni, del resto se sei un uomo che viaggia parecchio non credo che ti piaccia prendere in giro chi ti legge. Un sorriso e buona serata. Lila
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Sul parcheggio hai indovinato. Ero stato messo in guardia sui costi, ma abituato a Roma ho pensato: “quanto vuoi che mi chiedano? 5 euro l’ora? Mi sbagliavo. Credo che il prezzo che ho pagato sia eccessivo anche se avessi parcheggiato sul Campanile di Giotto! Sui locali, hai centrato il problema. Una quantità enorme di locali di qualità bassa o molto bassa con prezzi da ristoranti stellati. non è facile gestire la grande massa di turisti che giornalmente affollano la città, anche perchè, rispetto a Roma, il turismo è concentrato in una zona abbastanza piccola. Così però non va. Grazie per il tuo commento … e per la tua comprensione 🙂
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Allora, la macchina “tull’hai lasciata al parcheggio della stazione sennò un c’è verso di pagare quella cifra”… ecco quello dei parcheggi è uno dei tasti più dolenti, come il traffico di Palermo. Senza dubbio, uno del posto riesce a muoversi più agilmente rispetto ad un turista e quindi spesso, ma non sempre, anche a risparmiare un bel po’. Un altro grosso problema di Firenze, e qui apro una polemica, sono i turisti… o meglio come l’amministrazione si è posta (prona) nei loro confronti. Nel centro storico stanno aprendo locali/localini/posticini/barrettini ad uso e consumo dei postatori folli su IG, questo a totale discapito di tutto quello che era la tradizione. Adesso nel centro puoi solo mangiare, l’opzione B… beh bravo a chi la trova. I turisti americani, i giovani turisti americani, ne hanno fatto il loro parco giochi alcolico, dalle sei del pomeriggio li vedi vagabondare da una parte all’altra del centro, con bottiglie di vino e/o birra in mano; ci sono stati periodi in cui la scalinata della Basilica di Santa Croce (non quella di casa mia) fossero ostaggio dei pischelletti urlanti, dalla sbornia facile e spesso dalla vescica debole, per la gioia delle case vicine. A Firenze prendere un mezzo pubblico è un’avventura anche se con la tranvia, forse, la situazione è un pochino migliorata. E quindi capisco benissimo che un turista possa trovarsi un po’ spaesato ed avere l’impressione che sia una città solo per ricchi o piena di gente che vedendoti forestiero cerca di fregarti facendoti pagare di più del dovuto.
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Sicuramente. In Calabria faccio parlare solo mia moglie 🤣
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Sarà stata la tua “c” aspirata che ti avrà aperto la strada per un trattamento di favore 😊
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La mia esperienza nel Capoluogo della mia amata Toscana non ha fatto registrare spese folli; direi in linea con le città turistiche. 80 euro per un appartamento a due passi dal centro compreso di parcheggio privato; 40 euro per una cena in ristoranti ottimi non mi sembrano prezzi elevati. Ho persino fatto shopping 🛍
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Pagare per entrare in chiesa è cosa antipatica ma per certi versi accettabile. Sicuramente con un po’ più di programmazione le cose potevano andare meglio. Grazie per il commento 😊
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Ciao! Ho visitato Firenze lo scorso agosto (una breve visita di tre giorni) con mia figlia e devo dire che, forse con un pizzico di fortuna, la nostra organizzazione non ci ha fatte cadere in situazioni economicamente incresciose. Qualche esempio: siamo arrivate in treno, ci siamo sempre spostate a piedi (Firenze non è una città troppo grande), il b&b in centro, prenotato con largo anticipo, aveva delle promozioni … Per quanto riguarda il cibo, se non lo conosci già, ti consiglio questo “paradiso dei golosi” (abbordabilissimo in quanto a prezzi): https://lacasettadelmerlo.wordpress.com/2018/09/29/bruscoli-da-firenze-il-paradiso-dei-golosi-si-trova-in-via-dellariento/
E’ vero che in Italia non siamo abituati a pagare per entrare nelle chiese, ma trovo che sia accettabile per dare un contributo per la costosa manutenzione e anche per scoraggiare chi non è realmente interessato.
Buon viaggio a tutti! Elena
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Incredibile a dirsi ma l’unica cosa gratuita a Firenze è proprio l’ingresso in Santa Maria del Fiore, anche se questo comporta la necessità di affrontare file di lunghezza biblica. In generale, però, l’ingresso a pagamento nelle chiese è un’altra delle cose che non capirò mai, anche se è un’abitudine molto diffusa anche all’estero. Nella diocesi di Roma, ad esempio, su personale e storica indicazione papale, non è mai previsto il pagamento del biglietto. Quello che mi intristisce di Firenze, però, è vedere il turista trattato come fosse una merce. Un tramezzino di dubbia qualità a 8 euro acquistato in un locale piccolo e buio grida ancora vendetta!
Grazie per il tuo commento! 🙂
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Ciao Simone! Sono stata a Firenze molti anni fa, la mia purtroppo fu solo una toccata e fuga, perché ci tenevo tanto a visitarla, ma avevo soltanto una giornata a disposizione. La città mi era piaciuta moltissimo, ma ricordo che mi aveva colpito il fatto che gli ingressi di tutte le chiese che avevo visitato fossero a pagamento (a Genova non è così) e da adolescente com’ero mi era sembrato, in alcuni casi, eccessivo. Oggi immagino che il pagamento di quegli ingressi serva a mantenere l’enorme patrimonio artistico, ma resta il fatto che i prezzi imposti per altri servizi, come i parcheggi, siano davvero elevati (e in questo, ahimè, ne sappiamo qualcosa anche a Genova!).
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