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Non è esagerato affermare che il barocco siciliano, splendido esempio dell’italica bellezza, abbia una precisa data di nascita: il 9 gennaio del 1693. Cosa accadde in questa data tanto lontana?

Purtroppo niente di bello: si verificò uno dei più violenti terremoti che la storia d’Italia può ricordare. Ebbene, cosa c’entra un evento così funesto con il bel barocco siciliano? Presto detto. Il terremoto, con la scia di dolore e devastazione che portò con sé, determinò, negli anni a venire, una poderosa opera di ricostruzione di tutta la zona colpita, specie quella che oggi coincide con la provincia di Ragusa.

Siamo a fine ‘700 ed è quindi normale che la ricostruzione abbia risentito dello stile all’epoca prevalente, ovvero il barocco. Anche se è pur vero che edifici barocchi preesistevano al terremoto, l’opera di ricostruzione di questo periodo ha senz’altro dato grande impulso alla diffusione dello stile in Sicilia. Ed ecco perché gli edifici più importanti della zona, chiese, palazzi storici, etc., risplendono ancora oggi nello stile barocco che oggi tutto il mondo riconosce e ci invidia.

A differenza dei templi greci presenti diffusamente nell’isola, che sono la testimonianza e l’eredità di un popolo “straniero”, cioè quello greco, il barocco siciliano è invece esclusivamente opera nostrana, di architetti e progettisti italiani, anzi, siciliani, aspetto che ancor di più rende questa architettura, Patrimonio mondiale dell’Unesco, un vero orgoglio della Sicilia. Andiamo comunque per ordine.

Ragusa Ibla

Nella piazza principale di Ibla, splendido quartiere storico di Ragusa, primeggia il Duomo di San Giorgio (foto 1), autentica star del barocco siciliano. La chiesa si trova all’apice di una scenografica scalinata di 54 gradini, leggermente divergente rispetto alla direttrice della piazza antistante, un accorgimento architettonico che consente di vedere la retrostante cupola anche dalla parte opposta della piazza .

 

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1.  Ibla – Il Duomo di San Giorgio

 

La facciata è ornata di colonne, con statue ai lati e un campanile che svetta e troneggia su tutta la piazza. La fortuna ha voluto che al momento della mia visita fosse in corso un matrimonio: quale occasione migliore per godersi appieno la visita di una Chiesa se non nel momento della sua celebrazione più importante? Dell’antico Duomo distrutto dal terremoto rimane solo l’antico portale (foto 2), distante poche centinaia di metri dal Duomo, risalente alla seconda metà del XV secolo.

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2. Ibla – L’antico portale del Duomo

Nella lunetta appena sopra il portone è ben visibile il San Giorgio che uccide il drago, cui è dedicato il Duomo. La visita di Ibla, che merita una lunga passeggiata pomeridiana per potersi addentrare nelle viuzze della città, può concludersi al fresco del Giardino Ibleo (foto 3), percorrendo il bel viale ornato di palme – che per un attimo ti fa sentire un po’ a Miami – e con la bella terrazza panoramica sulla bella vallata dell’Irminio.

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3. Ibla – Il giardino Ibleo

Modica

Come a Ibla, anche a Modica il barocco siciliano è rappresentato dalla Cattedrale di San Giorgio (foto 4, ripresa da un punto panoramico), anche qui posta al vertice di una grandiosa scalinata di 250 gradini che dà alla chiesa uno slancio e una maestosità ancora maggiori.

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4. Modica – Cattedrale di San Giorgio

Interessante sapere che la scalinata della Cattedrale è spesso sede set cinematografico della serie de “Il Commissario Montalbano”. Se l’esterno colpisce per la bellezza e la perfezione dello stile barocco nella sua massima espressione, l’interno della Chiesa lascia senza fiato (foto 5). Sontuosa nelle sue cinque navate, la Chiesa è arricchita da pregevoli opere pittoriche, un polittico dell’altare maggiore con ben 10 tavole, una meridiana pavimentale ma soprattutto il monumentale organo con 3000 canne.

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5. Modica – L’interno del Duomo

A Modica è possibile passare sul Ponte Guerrieri (noto anche come Ponte di Modica), uno dei viadotti stradali più alti d’Europa. Il ponte, lungo 538 metri e alto 134, collega i due quartieri collinari della città separati da una profonda gola percorsa dalla fiumara di Modica. Non bisogna poi dimenticare che Modica è città famosa per il suo cioccolato. Un assaggio qua e là in paese può risultare un’esperienza più che interessante.

Vittoria

Bellissima città barocca, forse un po’ meno nota rispetto alle consorelle ragusane, ma che merita sicuramente una visita. Centro agricolo di primaria importanza (basta andare in qualunque mercato generale di frutta e verdura e vedere quante sono le cassette in legno che riportano Vittoria come luogo di origine del prodotto), Vittoria presenta una pregevolissima chiesa barocca dedicata a San Giovanni Battista (foto 6), con un interno riccamente decorato di marmi, stucchi e un bellissimo altare in marmo policromo.

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6. Vittoria – Chiesa di San Giovanni Battista

Da vedere, nella centrale Piazza del Popolo, il piccolo e suggestivo Teatro comunale (foto 7), un gioiello in stile neoclassico con al suo interno una sala a forma di ferro di cavallo e una capienza di quasi 400 posti.

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7. Vittoria – Teatro comunale

 

Questi sono solo alcuni esempi di barocco siciliano che però si può ammirare in altri innumerevoli centri del ragusano e non solo: Noto, Catania, Siracusa, Scicli, Ispica, …… Impossibile descriverle tutte. Ma chi avrà la fortuna (che ho avuto io) di visitare questa splendida isola, potrà meglio approfondire …..!


Dove mangiare

Se al termine di questo tour barocco vi è venuta fame, posso suggerire la “Enoteca La Gorda”, nella centrale Piazza del Popolo a Vittoria. Locale con prezzi leggermente più alti della media che però si giustificano per la raffinatezza del locale, la grande scelta di vini, la qualità delle pietanze. Per la mia recensione completa su Tripadvisor, clicca qui.