Matera è una città che nel corso degli ultimi decenni ha avuto una delle più incredibili trasformazioni economiche, sociali e culturali.
E’ ormai un evento raccontato dalla storia quello che vede Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, due padri fondatori della odierna Repubblica, definire Matera, dopo una visita alla zona rupestre della città (oggi diventata celebre come “Sassi di Matera”), la “vergogna d’Italia“, per le pessime condizioni igieniche, economiche e sociali in cui viveva la popolazione dell’epoca.
Già in precedenza, nel 1945, Carlo Levi, nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli“, parlava di “grotte” scavate in un burrone, e di “buchi neri” in cui vivevano famiglie nella più assoluta indigenza, tra sporcizia e povertà, in totale promiscuità con gli animali.
Questi due eventi rappresentano probabilmente l’inizio della rinascita, un vero spartiacque che ha portato Matera, in poco più di 70 anni, a essere una elegante città, sempre molto affollata di turisti, promossa di recente come capitale europea della cultura per il 2019. E i Sassi, ovviamente non più abitati dai materani, divenire già dal 1993 Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Più di recente Matera – e i suoi Sassi – è stata elevata alla ribalta internazionale anche per aver ospitato, nel 2002, le riprese del film “The passion” di Mel Gibson, un film in cui le strette viuzze della città fanno da sfondo alle ultime 24 ore della vita terrena di Gesù a Gerusalemme. Ma Matera era stata già in passato set cinematografico dove ambientare, ad esempio, il celebre “Vangelo secondo Matteo” del 1964 di Pier Paolo Pasolini o il “C’era una volta” di Francesco Rosi del 1967 con Sofia Loren.
Secondo le più accreditate teorie, Matera, i cui primi insediamenti risalgono al Neolitico, cioè a più di 10 mila anni fa, è tra le prime tre città più antiche del mondo, contendendosi tale titolo con città come Gerico e Aleppo.
Visitare i Sassi non è cosa molto difficile. L’abitato rupestre è suddiviso in tre rioni principali, il Caveoso, il Barisano e il Civita, anche se durante la visita non è così agevole distinguerli. Una volta entrati nella gravina da uno dei tanti accessi, è sufficiente lasciarsi guidare dai viottoli, dalle viuzze e dagli scalini in tufo che percorrono l’intera zona rupestre. Ovviamente, è sempre possibile provare a prenotare una visita guidata.

Visitando i Sassi si ha la sensazione di un mondo in cui il tempo sembra che si sia fermato, quasi una dimensione parallela rispetto al resto dell’universo. E’ possibile, durante la visita, entrare in una delle tante grotte utilizzate in passato come abitazioni. E ci si rende subito conto che attraversando queste porte si percorre in realtà un viaggio nel tempo. Si entra infatti a contatto con un mondo contadino passato, fatto di povertà ma anche di semplicità e di duro lavoro.

Gli ambienti sono piccoli, arredati con pochi mobili, un tavolo, una cassettiera, una cassapanca, una culla. Ed è incredibile pensare che in questi ambienti, già di per sè angusti, trovavano spazio persino gli animali come pecore, galline o buoi, fondamentali per assicurare cibo ad adulti e bambini. Trovandosi in queste abitazioni, che tanto destarono a suo tempo scandalo, sembra quasi di poter rivedere scene di vita quotidiana di un tempo, dove le famiglie numerose, magari con anziani e tanti bambini al seguito, si radunavano attorno al braciere per ripararsi dal freddo dell’inverno. Un genere di vita ormai quasi sconosciuto nell’Italia di oggi ma che richiama alla mente quella di tante popolazioni in giro per il mondo.
PRIMA DI PARTIRE
COME ARRIVARE
Se qualcuno pensa che lo scandalo di Matera sia ormai una cosa superata, commette un peccato di ingenuità.
Una città come Matera, famosa in tutto il mondo e destinata ad accogliere migliaia di turisti nei prossimi anni, è oggi l’unico capoluogo italiano (insieme a Nuoro) a non essere raggiunto dalle Ferrovie dello Stato. Ed ecco qui lo scandalo! Ed ecco perchè raggiungere Matera non è sempre un’impresa facilissima.
Il modo più comodo per arrivare a Matera è infatti l’automobile. Da Roma, autostrada A3, uscita Sicignano, poi Statale E847 fino a Ferrandina Scalo e, a seguire, SS7-Appia fino a Matera (circa 450 km). Dalla direttrice Nord, autostrada A14, uscita Canosa e poi viabilità locale fino a Matera (circa 900 km da Milano).
L’aeroporto più vicino è invece quello di Bari-Palese, collegato con una ferrovia locale con binari a scartamento ridotto o con un servizio di bus navetta da prenotare in anticipo. Clicca qui per informazioni.