Budapest
(7 – 10 aprile 2011)
Budapest è una maestosa ed elegante città con oltre 1.700.000 abitanti, tradizionalmente divisa in due parti dal Danubio. Buda, la parte più moderna e commerciale, Pest, posta sulla parte più alta di una collina, turistica e ricca di monumenti.
E’ lontano il periodo in cui la città, capitale di uno Stato sotto il dominio sovietico, era sovrastata da una politica repressiva che i tragici fatti del 1956 hanno mostrato al mondo. L’Ungheria, dopo la caduta del comunismo, è diventata a pieno titolo un Paese democratico e Budapest rappresenta al meglio questa rinascita.
E’ infatti una capitale nello stile dell’antica mitteleuropa così come Vienna e Praga (ma anche Belgrado), con una tradizione culturale che inevitabilmente si ispira all’impero austroungarico.
Ora Budapest è tra le mete più gettonate d’Europa, accoglie al meglio i turisti che potranno ammirare splendidi monumenti e un’ottima cucina, sotto lo sguardo del principe di tutti i fiumi, il Danubio, capace di attraversare e fare la fortuna di ben quattro capitali europee.
La visita della città non può che partire dal Palazzo del Parlamento che tanto ricorda e tanto si ispira a quello londinese. Deve proseguire poi con una bella passeggiata lungo il Danubio, attraversando uno dei tanti ponti che caratterizzano la città. E poi, ovviamente, non può mancare una bella serata trascorsa su un battello, solcando il “bel Danubio blu”, gustando magari una cena a base di goulash.
PRIMA DI PARTIRE
Il sito turistico ufficiale della città
Il tasso di cambio della valuta locale (fiorino)
ALL’ARRIVO (alcuni consigli):
Prelevare dal bancomat dell’aeroporto i fiorini necessari per i primi acquisti. Per 100 euro si prelevano circa 25.000 fiorini.
Fuori dall’aeroporto è possibile acquistare i biglietti del servizio pubblico da un distributore automatico. E’ possibile acquistarli anche con il bancomat, nel caso in cui non volete cambiare subito la valuta. Con circa 8 euro (2.200 fiorini) si acquista il “family ticket”, un mini-abbonamento valido per 48 ore con cui tutta la famiglia può circolare illimitatamente su tutti i mezzi pubblici della città (metro, tram, bus). E’ piuttosto conveniente.
Per raggiungere il centro della città il modo più economico è prendere il bus numero 200E che conduce al capolinea della linea 3 della metropolitana, “Kobanya-Kispet”. Dopo 10 fermate si arriva alla stazione metro “Deak Ferenc Ter”, un grande piazza centrale dove si incrociano le tre linee della metropolitana.
DA NON PERDERE
Giro in battello sul Danubio con i suoi celebri ponti.
Il Parlamento con visita guidata.
Il Bastione dei Pescatori.
CON UN PO’ PIU’ DI TEMPO….
Il Palazzo Sàndor, residenza ufficiale del Presidente ungherese.
Chiesa di San Matyas.
La Cittadella.
Vaci Utca.
L’Isola Margherita.
Il Mercato Centrale.
La funicolare “Siklò”, ad Adam Ter.
Chiesa di Maria Maddalena.
Piazza degli Eroi (Hosok Tere) e il Monumento del Millennio.
Il castello Vaydahunyad.
UN PO’ DI RELAX
Le Terme di Schezeny.
La pasticceria “Gerbeaud a Vorosmarty Ter, dove pare ci andasse la principessa Sissi.
Gli abili solutori del cubo di Rubik, dislocati in tutta la città.
DOVE DORMIRE
Boutique Carat Hotel – Kyraly Utca n. 6. Ultracentrale, a pochi passi da Vaci Utca e da tutte le principali attrazioni della città, vicinissima a Deak Ferenc Ter, la piazza dove si incrociano le tre linee della metropolitana. Stanze ampie e comode, prezzi convenienti, ottima colazione. >>> Vedi la mia recensione su Tripadvisor
DOVE MANGIARE
Etno Café & Lounge, al numero 5 di Fehérhajó utca. Si presenta come una trattoria italiana con tanto di bandiera tricolore posta all’esterno. Ma è solo un’impressione. Il locale offre piatti italiani ma anche e soprattutto piatti ungheresi. Da prendere il goulash, piatto tipico ungherese.
Kogart, al civico 112 di Andràssy ut, una grande arteria della città. L’ambiente è raffinato, il locale è impreziosito da quadri di autori ungheresi, il pranzo è più che discreto.
Fatàl, sito in corrispondenza del civico 67 di Vaci Utca. E’ un locale sotterraneo molto frequentato. Il servizio ai tavoli è assicurato da corpulenti camerieri e il cibo è esageratamente abbondante tanto da dover lasciare una buona parte del piatto.