A poco più di 15 km da Cracovia, nel territorio della vicina cittadina di Wieliczka, è possibile visitare le sorprendenti Miniere di Sale, in cui la meraviglia della natura e il lavoro dell’uomo hanno contribuito insieme alla realizzazione di un’opera di straordinario valore storico, artistico e naturalistico.
Un po’ di storia
I giacimenti di salgemma risalgono al periodo neolitico e dalla documentazione storica disponibile risulta che il sale ricavato dalle miniere fosse utilizzato già nel XII secolo. Le miniere di sale di Wieliczka sono state per secoli una grande ricchezza economica per tutta la Polonia, visitate negli anni da illustri personaggi della storia, della scienza e della letteratura come Copernico, Goethe e lo stesso Karol Wojtyła (poi diventato Papa) le cui statue, ovviamente in sale (foto 1), possono essere ammirate nei vari ambienti della Miniera.

Non mancano curiosità e leggende come quella della principessa Kinga alla quale la terra polacca deve la sua ricchezza salina. Secondo la leggenda, la miniera di sale di Wieliczka fu scoperta grazie a Kinga, regina di Polonia del XIII secolo, la quale aveva ordinato ai minatori di scavare per ritrovare l’anello che aveva gettato nella miniera di sale di Malamarosz, in Ungheria. Quando i minatori iniziarono a scavare un pozzo nel luogo indicato da Kinga, ritrovarono incastonato in un cristallo di sale l’anello della regina, scoprendo così i giacimenti di sale di Wieliczka. Ovviamente è solo una leggenda.
Nel corso dei secoli, si sa, il sale, da essere elemento prezioso di grandissima importanza (i nostri nonni lo usavano per la conservazione dei cibi), ha perso gran parte della propria originaria funzione, utilizzato oggi per lo più per l’alimentazione umana … e per le lavastoviglie. Tale circostanza ha determinato una graduale riduzione del prezzo di mercato del sale rendendo non più economicamente conveniente lo sfruttamento della miniera che di fatto, nel 1996, ha dovuto chiudere. Successivamente le Miniere sono divenute un’importante attrazione turistica, visitate nel 2017 da oltre 1.700.000 turisti, Patrimonio dell’Unesco dal 1978.
La visita
La visita delle Miniere inizia con una discesa “infernale” lungo i 380 gradini di una scala in legno apparentemente interminabile che conduce a una profondità di 135 metri (la salita, per fortuna, è in ascensore!).

La visita poi si spinge attraverso corridoi (foto 2) che conducono in un inquietante mondo sotterraneo fatto di pozzi, camere scolpite in sale, laghi sotterranei, grandiose costruzioni di carpenteria (foto 3), sculture e bassorilievi magistralmente scolpiti nel sale, persino una Cattedrale, tanto da rendere questo posto un vero e proprio capolavoro sotterraneo.

Il percorso
Il percorso prende l’inizio nel Pozzo Daniłowicz dove i turisti incontrano la loro guida che durante il viaggio svela i segreti della Miniera e racconta le storie sulle forze della natura sotterranea e sul lavoro duro dei minatori che da generazioni sono legati alla miniera di Wieliczka. Scendendo sempre più giù si visitano numerose stanze e diverse attrezzature minerarie, alcune ancora funzionanti, con simulazioni di scene raffiguranti le attività tipiche del luogo (foto 4, 5 e 6).



La parte più incredibile riguarda la visita della spettacolare Cattedrale di Santa Kinga (Santa Cunegonda in italiano), interamente realizzata in sale (foto 7).

E’ una Cattedrale straordinaria, comprensiva di altare (foto 8), crocifisso (foto 9), lampadari (foto 10), vere opere d’arte realizzate rigorosamente mediante il solo utilizzo di salgemma. Qui viene regolarmente celebrata la Messa nella giornata di domenica. La Cattedrale, inoltre, viene utilizzata per la celebrazione dei matrimoni.



Nella Cappella è presente anche una Statua di Giovanni Paolo II (foto 11) che, non ancora Papa, ha qui celebrato la Messa.

A seguire si ascolta la musica di Chopin che accompagna un meraviglioso spettacolo di luci presentato sulla riva di uno dei laghi salini.
Come organizzare la visita
La visita delle Miniere è consentita solo con accompagnamento di guida locale. Le visite in lingua italiana sono tre al giorno, alle 9.45, alle 13.10 e alle 15.45. Per partecipare alla visita è vivamente consigliato prenotare in anticipo il biglietto per uno degli orari indicati. Il costo per un biglietto individuale è di circa 25 euro. Per l’acquisto on line, clicca qui.
L’home page del sito ufficiale è qui.
Per raggiungere Wieliczka da Cracovia è possibile utilizzare l’autobus o il treno. E’ possibile trovare tutti i dettagli qui.
Ovviamente è possibile acquistare pacchetti che comprendono il transfer (con partenza dal proprio hotel o da un punto concordato di Cracovia), il biglietto di ingresso e la guida in italiano. Si spende un po’ di più ma si sta più tranquilli. E’ possibile prenotare il pacchetto on line prima della partenza. Vi sono tanti siti che offrono questo servizio. Ad esempio, SOS Travel oppure Get Your Guide. Infine, è possibile acquistare il pacchetto in una delle tantissime agenzie presenti a Cracovia praticamente ad ogni angolo di strada.
Surreale è l’aggettivo più giusto. Un luogo davvero unico con una cattedrale tutta scolpita nel sale che è qualcosa di straordinario. E tu che conosci bene la Polonia mi confermi che si tratta qualcosa di unico. Grazie per la visita e per il commento.
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Spettacolari!! Queste miniere sono state tra le prime cose che ho visto in Polonia, ancor prima di trasferirmi per 10 mesi a Varsavia, e ne sono rimasta impressionata. è un’esperienza incredibile e quasi surreale!
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Beh si, soprattutto se ti presenti con un sonoro: “ciao a tutti io sono Beata” 😛 Anche io scatto con smartphone ma purtroppo molte delle mie foto laggiù sono venute buie e inutilizzabili, anche con flash 😦 Buona serata!
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La reflex non ce l’ho (più) neppure io, troppo ingombrante. Ormai uso solo il mio fedele iphone che fa foto più o meno decenti. Visita in effetti suggestiva e particolare. Ne è valsa davvero la pena. La mia guida? Sinceramente non ricordo neppure se ha detto il suo nome. Certo, Beata è un nome che si fa ricordare. Grazie per la visita.
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Non amo le Reflex ma qui dentro io ho rimpianto enormemente di non averne una! Visita bellissima, ambiente suggestivo e sculture di una squisitezza e di un’arte davvero notevole per dei semplici minatori! E’ un posto particolarissimo che vale la pena di vedere. Come si chiamava la tua guida? La nostra si chiamava Beata 🙂
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Grazie mille!!!
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Complimenti !!
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Concordo. Visita estremamente interessante che fa scoprire un mondo sotterraneo fatto di arte ma anche di fatica dei tanti minatori che qui hanno lavorato per secoli. Ti ringrazio molto per i complimenti.
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Bellissime! Le ho visitate qualche anno fa e ne sono rimasto davvero affascinato. A mio avviso imperdibili per chi si reca in visita nella meravigliosa città di Cracovia.
Complimenti per l’articolo: ben scritto e molto dettagliato con utili informazioni
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