Un po’ di storia

A pochi chilometri da Tuscania, in provincia di Viterbo, si erge questa magnifica quanto poco conosciuta abbazia circestense che, dopo secoli di totale abbandono e oblìo, è ritornata alla sua antica vitalità grazie a un lungo e paziente lavoro di restauro e recupero archeologico che ha visto protagonista l’ing. Mauro Checcoli, poco noto al grande pubblico ma che alle Olimpiadi Tokyo del 1964 si aggiudicò due medaglie d’oro nell’equitazione.

L’esterno dell’Abbazia

Oggi l’Abbazia di presenta come un luogo sorprendente, di grande pace e silenzio, proponendosi come ideale luogo di vacanza e per l’organizzazione di eventi, in un contesto unico di rara bellezza.

Uno scorcio del giardino

L’Abbazia, tuttavia, è anche luogo da visitare, addentrandosi in sale, cunicoli, corridoi, immersi nel tipico stile che contraddistingue l’austero stile dell’architettura monastica.

La visita

Uno degli aspetti più caratteristici della struttura, come spesso accade nei monasteri, è senz’altro il bellissimo chiostro dove si può osservare un ampio ricorso all’uso del legno. Da qui si può ammirare l’alta torre e la caratteristica fontana, elemento spesso presente nei chiostri abbaziali. In questo caso la fontana non è posta al centro, come spesso accade, ma in uno degli angoli.

Il chiostro

Come ogni abbazia che si rispetti, non può mancare la Chiesa, a navata unica, sotto la quale vi sono i resti di quella che verosimilmente doveva essere la precedente più antica chiesa, con corridoi e androni sotterranei.

La Chiesa
I sotterranei

Completano la visita la cucina, con un camino ben conservato, e la sala refettorio.

La cucina
Sala refettorio

Qualche informazione

L’Abbazia si trova a 5 km da Tuscania, città a sua volta ricchissima di storia. Durante i mesi estivi la visita è pressoché libera, l’ingresso è gratuito anche se un piccolo contributo è ovviamente sempre ben accetto (orari: 9.00-12.00 e 15,00-18.00). Nei mesi invernali è bene prenotare.

Il sito ufficiale è qui