Madonna di Campiglio è una splendida ed elegante località del Trentino posta a 1.550 mt. s.l.m., vera perla delle Dolomiti di Brenta.
E’ un luogo di villeggiatura estiva e invernale, estremamente curato tra i suoi alberghi lussuosi, i negozi delle più importanti griffe, locali alla moda e soprattutto attrezzatissimi impianti di risalita che fanno la felicità di turisti, escursionisti e sciatori.
Il paese, che fa parte del comune di Pinzolo, è di per sé molto piccolo e caratteristico e trova il suo naturale punto di incontro nella centralissima Piazza Righi (foto 1) dove tra una cioccolata calda e un po’ di shopping nel bellissimo chalet Ferrari si trascorrono ore in compagnia, magari dopo una giornata passata all’aperto tra montagne e laghi.

Tantissime sono le escursioni che possono farsi avendo Madonna di Campiglio come punto di partenza, grazie alla sua posizione strategica nel cuore delle Dolomiti e i suoi innumerevoli ed efficientissimi impianti di risalita.
Si può iniziare a scoprire il paese con una breve passeggiata, molto semplice e alla portata di tutti. E’ il “Giro di Campiglio” (foto 2 e 3), un percorso ad anello che circonda il paese, pianeggiante ed estremamente semplice che consente di prendere confidenza con il luogo e l’attrezzatura da montagna. Durante il percorso si incrocia, con una brevissima deviazione, la “Terrazza di Sissi” dove l’Imperatrice Elisabetta d’Austria, abituale frequentatrice della zona, amava fermarsi per ammirare il panorama.
L’escursione probabilmente più importante e panoramica della zona è il c.d. “Giro dei cinque laghi”.
Il percorso inizia normalmente con una salita in funivia che dal centro del paese conduce in pochi minuti ai 2.064 metri del rifugio “Cinque laghi”. Partendo dal rifugio e in 20 minuti di cammino si giunge al primo dei cinque laghi, il Lago Ritorto (foto 4).

Il percorso è molto facile, completamente pianeggiante, anche se presenta alcuni punti particolarmente stretti che, seppur non complicati, richiedono un minimo di attenzione in più. Dal Ritorto si prosegue verso il Passo Ritorto dove si giunge dopo 45 minuti di cammino e 300 mt. circa di dislivello.

Da qui si procede verso il lago Lambin (foto 5), il lago Serodoli e il lago Gelato, attraverso un percorso sassoso che consente di ammirare posti silenziosi e meno frequentati.
Ritornando sui propri passi verso il lago Serodoli si prosegue verso il lago Nambino (foto 6) attraverso un percorso di circa un’ora e mezza in discesa e circa 700 metri di dislivello che mette a dura prova le proprie ginocchia.

Il lago Nambino è forse il più caratteristico e affollato tra quelli dell’escursione. Vi è pure un rifugio che si affaccia direttamente sul lago. C’è tanta gente, famiglie con bambini e vacanzieri. E’ possibile percorrere l’intero giro del lago e addentrarsi nel sentiero boscoso che conduce in poco più di un’ora di cammino di ritorno in paese.
Interessante è l’escursione per le “Cascate di Vallesinella”.
Il punto di partenza per l’escursione è fissato al Rifugio Vallesinella, raggiungibile in auto attraverso il “Sentiero dell’Orso”, una strada carrozzabile soggetta tuttavia ad attraversamento controllato da parte di operatori turistici locali. Può capitare che, per l’eccessivo afflusso turistico il sentiero debba essere percorso a piedi, circa un’ora di cammino.


Dal rifugio è possibile raggiungere due diverse cascate. La più vicina è la “Cascata di Mezzo” (foto 7), raggiungibile attraverso un facile sentiero boscoso e trenta minuti di cammino a piedi. All’arrivo il piccolo rifugio “Le Cascate” attende i visitatori che rimangono ammirati dalla bellezza di queste cascate. E’ possibile giungere a diretto contatto con l’acqua e ammirare l’imponente flusso d’acqua ponendosi alle spalle della cascata (foto 8).
Le Cascate Alte sono invece raggiungibili attraverso un percorso a tratti impegnativo, caratterizzato tra ponti e ponticelli in legno che si snodano lungo il pendìo della montagna. Può capitare di trovarsi imbottigliati nell’orda di turisti ed escursionisti con i quali dividere questo angolo di paradiso (foto 9).

Interessante è il percorso in quota che dal Rifugio Boch conduce allo chalet FIAT.
Si giunge in auto alla partenza della funivia Grostè il cui primo tronco ferma al rifugio Boch. Da qui dipartono numerosi sentieri, con le marmotte nascoste dietro i sassi.
Lungo il percorso tra il Rifugio Boch e lo chalet FIAT è possibile ammirare splendidi panorami montani (foto 10), intervallati da alpeggi, tra prati e pascoli con vista sulle Dolomiti del Brenta (foto 11). Il percorso può essere fatto ovviamente anche in senso inverso.


Si giunge al bellissimo chalet FIAT, punto di arrivo della funivia dello Spinale che collega lo chalet con Madonna di Campiglio, punto di ritrovo per alpinisti e VIP durante al stagione invernale (foto 12).

Se si ha la fortuna di soggiornare in questi magnifici luoghi nell’ultima decade di agosto, si può provare a visitare Pinzolo, comune posto a 800 mt. s.l.m. (di cui Madonna di Campiglio è parte). In questo periodo si tiene da anni la divertentissima e folcloristica “Sfilata delle Giovenche” (foto 13), una manifestazione unica nel suo genere nell’ambito della quale sfilano per le vie del paese le vacche di razza Rendena, l’unica autoctona del Trentino, accompagante dai cittadini vestiti con abiti folcloristici. I bambini si divertono un mondo ….. e gli adulti si divertono ancora di più.