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Bruxelles è una capitale europea che difficilmente viene presa subito in considerazione nei programmi di viaggio di un turista mediamente attento. Sono davvero poche, infatti, le persone che, all’idea di un viaggio o di un week-end europeo, pensano a Bruxelles come possibile destinazione. Ne è anche prova il fatto che è persino difficile trovare nelle librerie guide turistiche destinate esclusivamente a Bruxelles, spesso affiancata da altre città come Bruges o Gand, come se Bruxelles non meritasse da sola una visita turistica.

Bruxelles viene oggi nominata più nei discorsi di carattere politico o economico che nelle riviste o nei blog di turismo. La città, infatti, è simbolo e capitale dell’Europa nonchè, con Strasburgo, sede del Parlamento europeo. Possiamo dire che Bruxelles, più che una città, rappresenti una sineddoche (o, se preferite, una metonimia). Si usa infatti pronunciare spesso frasi del tipo “E’ colpa di Bruxelles”, “Lo hanno deciso a Bruxelles” “I parametri di Bruxelles”, individuando nella città ciò che in realtà vuole essere l’Unione Europea (intesa come istituzione comunitaria).

Bruxelles in un giorno?

In effetti, non si può dire che Bruxelles offra particolari spunti per una visita. Tuttavia, può rappresentare una meta tutto sommato economica per un week-end all’insegna di un turismo poco impegnativo. Talmente poco impegnativo che, per quanto mi riguarda, la visita è durata solo un giorno. Ebbene sì, la mia visita di Bruxelles si è esaurita nello spazio di un giorno, con partenza da Roma alle 6.30 e rientro a casa in serata. Impossibile? Se avete la pazienza di seguire la lettura di questo post fino alla fine vi spiego come ho fatto e come potete fare voi stessi, nell’intesa che devono essere necessarie almeno 8 ore di visita. Vi posso solo dire che quella di Bruxelles non è stata la mia prima esperienza di viaggio della durata di un giorno…. E i miei compagni di viaggio lo sanno bene!

Il giro della città

Giunti all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem la prima visita da fare è quella dell’Atomium. Il monumento, infatti, si trova alla estrema periferia di Bruxelles, nei pressi del parco dell’Heysel, e pertanto iniziare da qui il tour consente di ottimizzare i tempi della visita della città. L’Atomium, da solo, richiede almeno un’ora e mezza del vostro tempo.

E’ un monumento simbolo di Bruxelles, eretto nel 1958 in occasione dell’Esposizione universale. Se vogliamo, ha un destino simile alla Torre Eiffel, eretta nel 1889 in occasione di una analoga circostanza. E, come la Torre Eiffel, anche l’Atomium era destinato a essere smontato alla fine dell’evento, cosa che per fortuna non è accaduta.

Trovarsi davanti all’Atomium (foto 1) desta sicuramente una certa impressione, forse per i suoi 102 metri di altezza che lo rendono sicuramente un elemento di grande imponenza, forse per le sue 9 sfere da 18 metri ciascuna che rappresentano i 9 atomi di un cristallo di ferro, di cui l’Atomium ne rappresenta la forma ingrandita di 165 miliardi di volte.

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1. L’Atomium

L’Atomium è visitabile all’interno. Una volta entrati, attraverso un ascensore si giunge alla sfera più alta dalla quale si gode un bel panorama. Da questo punto di osservazione si vede un bel pezzo di città (foto 2) ma anche il vicino stadio Heysel e la Minieuropa, un parco divertimenti.

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2. Panorama dalla cima dell’Atomium

Le altre sfere (anche se non tutte) sono raggiungibili attraverso un percorso fatto di scale (foto 3) e scenografiche scale mobili (foto 4).

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3. Scale nell’Atomium
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4. Scale mobili nell’Atomium

L’interno delle sfere non hanno particolari attrattive e si caratterizzano per lo più per la presenza di percorsi multimediali o di rappresentazioni di quadri in 3D a grandezza naturale, tra cui il “Banchetto nuziale” di Pieter Bruegel il Vecchio (foto 5).

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5. “Il banchetto nuziale” di P. Bruegel in 3D, a grandezza naturale

Terminata la visita dell’Atomium è opportuno rientrare nel centro della città. Per la precisione, si può giungere al quartiere Sablon. Dalla fermata metro Louiza e superato il Palazzo di Giustizia (foto 6), si giunge alla bellissima chiesa Gotica di “Notre Dame du Sablon”  (foto 7).

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6. Il Palazzo di Giustizia

Eretta tra il XIV e il XV secolo, la Chiesa mostra il meglio di sé nella parte laterale piuttosto che nella facciata. La migliore prospettiva della chiesa, infatti, è quella visibile dal prospicente Parc du Petit Sablon, un delizioso giardino con in cima una scenografica fontana.

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7. Notre Dame du Sablon

Differentemente dalla generalità delle chiese gotiche, l’interno di Notre Dame (foto 8), diviso in cinque navate, è inaspettatamente luminoso, grazie alle sue ampie vetrate di grande pregio.

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8. Notre Dame du Sablon – Interno

Percorrendo poi Rue de la Regence, superati il Museo Magritte (foto 9) e il Museo delle Belle Arti, si giunge alla Place Royale (foto 10).

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9. Museo Magritte
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10. Place Royale

Da qui, percorrendo la Rue Montagne de la Cour e passati davanti al “MIM” (Musée des Instruments) dall’inconfondibile stile inglese (foto 11), si perviene a quello che può essere considerata la veduta più bella della città, quella del Mont Des Arts (foto 12), dal sapore vagamente parigino.

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11. “MIM”
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12. Mont des Arts

Percorrendo l’intero Parco, passando davanti alla Biblioteca nazionale, si respira la vera atmosfera di Bruxelles, città nota più per le istituzioni europee che ospita che per l’arte e la numerosa gioventù che la abita.

Da qui, non si può mancare una visita al Manneken Pis (il bambino che fa pipì), un altro dei simboli di Bruxelles (foto 13), raggiungibile in meno di cinque minuti di cammino. E’ una statuetta in bronzo alta una cinquantina di centimetri che rappresenta un bambino che, secondo la leggenda, avrebbe spento a modo suo la miccia di una bomba con la quale i nemici volevano incendiare la città.

A dirla tutta, non è granché, trattandosi di una statuetta molto piccola di fattura neppure eccelsa. Ma è un simbolo della città e una sosta (e un selfie) da queste parti non può di certo mancare.

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13. Manneken Pis

Da qui, non si può che giungere alla Grand Place, senza alcun dubbio la parte più bella e fotografata della città, considerata, a ragione, una delle più belle piazze del mondo.

Di dimensioni abbastanza contenute, la Piazza si presenta pressoché “chiusa”, delimitata ai quattro lati da magnifici edifici di stile gotico: la Casa delle Corporazioni, il Municipio (in foto 14), la Maison du Roi. E’ il cuore pulsante della città, luogo di ritrovo di turisti e cittadini, dove è possibile sedersi ai tavolini di un caffé o di un ristorante per godersi appieno della bellezza del posto.

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14. Municipio nella Grand Place

A pochi metri dalla Grand Place, le Gallerie Saint-Hubert (foto 15), con una magnifica copertura in vetro, un luogo dagli eleganti negozi e dalle innumerevoli pasticcerie e cioccolaterie il cui unico scopo è torturare i malcapitati turisti che, per scelta o per necessità, non possono usufruire di tutta questa bontà. Inaugurate nel 1847, sono considerate il primo “centro commerciale” d’Europa.

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15. Gallerie Saint-Hubert

Usciti dalle Gallerie dal lato opposto dal quale si era entrati, ancora pochi minuti di cammino e si perviene alla Cattedrale della città, dedicata a San Michele e Santa Gudula (foto 16).

La facciata esterna presenta tre portali e due torri di 64 metri di altezza, tipico esempio dell’Architettura gotica, dividendosi orizzontalmente in tre livelli, uno inferiore incentrato sui tre portali, uno mediano con una grande polifora, uno superiore caratterizzato dal grande timpano triangolare.

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16. Cattedrale

L’interno (foto 17) è a croce latina con tre navate divise da colonne di grandi dimensioni. Di grande rilievo il Pulpito ligneo e le bellissime vetrate (foto 18).

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17. Cattedrale – Interno
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18. Cattedrale – una vetrata

Se avete avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui, avete avuto modo di vedere che la città, turisticamente un po’ sottovalutata, non manca di spunti interessanti.

E’ infatti una città con una delle piazze più belle del mondo, con splendide chiese gotiche e dalle grandi tradizioni gastronomiche (le patatine fritte, golosità famose in tutto il mondo, sono state inventate qui), in cui soprattutto i dolci e le ottime birre rappresentano lo sfondo naturale per una breve (o brevissima) vacanza.

Ovviamente, se si ha a disposizione del tempo in più è possibile visitare almeno uno dei principali musei della città (Museo Magritte o il Museo delle Belle Arti), il Parco del Centenario e i palazzi del Parlamento europeo.

All’arrivo

Per visitare Bruxelles in un giorno è necessario ottimizzare il poco tempo a disposizione.

Dall’aeroporto di Bruxelles-Zaventem il modo più economico per raggiungere l’Atomium, prima tappa della visita, è sicuramente l’autobus. La linea 820 conduce dall’aeroporto (fermata “Zaventem Luchthaven Perron B”) fino alla fermata “Brussel Madelon”. Partenze ogni 30 minuti, percorrenza 45 minuti. Da qui, poco più di 1 km a piedi per giungere all’Atomium. Avendo poco tempo a disposizione, è possibile arrivare all’Atomium in taxi (una corsa costa mediamente 40-45 euro).

Dove (e cosa) mangiare

La specialità top di Bruxelles è il “Moules et frites“, cioè cozze e patatine, un piatto che può sembrare banale (in effetti un po’ lo è) ma che qui in città rappresenta il top della specialità. Un vero must sono i dolci, le praline soprattutto ma non sono da trascurare i waffel (foto 19), preparati in innumerevoli modi. Impossibile resistere!

La città è piena di ristoranti che preparano piatti della tipica cucina belga. La mia scelta è caduta sul “Chez Leon“, ristorante piuttosto noto in città, a pochi metri dalla Grand Place. Prezzi un po’ elevati (ma è difficile spendere meno altrove) in un ambiente piuttosto tipico. La mia recensione completa su Tripadvisor è qui.

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Il tour in un giorno

E ora non siete curiosi di sapere come abbiamo fatto a visitare la città in un solo giorno? Nooo? Ve lo dico lo stesso.

Partenza da Roma Fiumicino ore 6.30, arrivo all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem alle 8.45. Taxi dall’aeroporto alle ore 9.00 per giungere all’Atomium alle 9.30. Ingresso all’Atomium alle 10.00 (orario di apertura), visita fino alle 11.30. Metro dalla fermata Heysel (5 minuti di cammino dall’Atomium) per giungere alla fermata Louiza al quartiere Sablon alle 12.00. Visita alla Chiesa di Notre Dame du Sablon. Camminata verso Place Royal, Monts des Arts, Manneken Pis, fino alla Grand Place alle 13.30. Pranzo fino alle 15.00. Alla fine del pranzo, ancora Grand Place, con acquisto di dolci e paccottiglia varia, a seguire, Gallerie Saint Hubert. Alle 16.00 Visita alla Cattedrale. Ore 16.45 Taxi (con Uber) fino all’aeroporto alle 17.15, in tempo per i controlli di sicurezza e per l’imbarco al gate. Partenza volo per Roma alle 18.25. Facile, vero?