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Poche città riescono a identificarsi così appieno con un architetto, un progettista o più in generale con un artista come Vicenza si identifica con Andrea Palladio, grande genio del Rinascimento e figura fondamentale dell’architettura italiana e mondiale. Penso a Gaudì per Barcellona oppure a Bernini (o Borromini) per Roma. Ma si tratta in entrambi i casi di grandi città se non di metropoli. Qui, invece, si parla di una piccola cittadina di provincia che conta poco più di 100 mila abitanti e in cui Palladio ha influenzato in maniera determinante lo stile e la struttura della città.

Stiamo parlando di palazzi, teatri, ma soprattutto delle splendide ville, più di 20, situate tutte nel Veneto e, in particolare, nella provincia di Vicenza. Tutte meriterebbero una visita. Ma chi si reca a Vicenza di solito non manca di visitare quella che viene considerata, se non la più bella, sicuramente la più famosa ed imitata tra tutte le ville palladiane, la c.d. “Rotonda” (foto 1), ovvero la Villa “Almerico Capra”, poco fuori città.

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1. “La Rotonda”

Senza soffermarsi troppo sui dettagli tecnici che interesserebbero probabilmente solo gli addetti ai lavori, qui basti dire che la Villa è una vera icona nel suo genere, un monumento alla perfezione, allo stile e alla simmetria delle forme. Le quattro facciate, infatti, in stile neoclassico sormontate da un timpano triangolare, sono praticamente identiche. Attorno alla villa, poi, vi è un bellissimo giardino impreziosito da sculture in pietra e prati curatissimi, in un paesaggio agreste davvero suggestivo (foto 2).

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2. Giardino de “La Rotonda”

Al termine della visita della Villa Palladiana, si può rientrare in città lasciando l’auto nei pressi della centrale Piazza Matteotti, sulle sponde del fiume Bacchiglione.

Sulla bella Piazza Matteotti, molto ampia e ariosa, si affacciano edifici architettonicamente molto interessanti. Innanzitutto, il bel Palazzo Chiericati (foto 3), opera ovviamente del Palladio, oggi sede museale e pinacoteca.

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3.Palazzo Chiericati

Di fronte al Palazzo Chiericati vi è l’ingresso del Teatro Olimpico (foto 4), anch’esso progettato dal Palladio, realizzato alla fine XVI secolo. Capolavoro assoluto dell’architetto veneto, è il più antico teatro coperto in muratura al mondo.

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4.Ingresso del Teatro Olimpico

Bellissimo anche il cortile antistante l’ingresso (foto 5), sovrastato da una torre e abbellito da statue in pietra.

Imboccando poi Corso Andrea Palladio e svoltando a sinistra in Via Contrà del Monte si passa dapprima davanti alla Chiesa di San Vincenzo (foto 6), la cui facciata si presenta con due logge sovrapposte a tre arcate.

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6. Chiesa di San Vincenzo

Superata la Chiesa si perviene alla Piazza dei Signori, piazza principale e centro nevralgico della città. Sulla piazza si affaccia la Basilica Palladiana accompagnata dalla Torre Bissara (o Torre di Piazza o Torre dell’Orologio, foto 7).

E’ sicuramente una costruzione che attira molto il visitatore, soprattutto per i suoi 82 metri di altezza che rendono la torre tra le costruzioni in assoluto più alte in Italia. E’ impresa ardua riuscire a vedere la torre in un’unica inquadratura, tanto è la sua altezza in un aspetto estremamente “longilineo”.

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7. Torre Bissara

Insomma, una città che merita sicuramente la visita di una giornata per immergersi nella bellezza e nella perfezione dello stile architettonico delle costruzioni palladiane.


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